Con la crisi economica attuale che stiamo vivendo, sono sempre di più le persone, tra cui anche i più anziani ad esempio, che fanno domanda di prestiti e finanziamenti. Spesso inoltre sono proprio i figli e i nipoti a rivolgersi ai loro genitori e ai loro nonni per riuscire ad ottenere una certa liquidità per far fronte ad una spesa imprevista. I finanziamenti sono delle soluzioni di credito che permettono di ricevere una certa dose di liquidità anche in breve tempo. Naturalmente, spesso le tempistiche possono variare anche da una soluzione all’altra e in base agli importi che intendiamo di chiedere.
I prestiti possono essere richiesti oggi per diverse motivazioni, tra cui ad esempio per far fronte di una spesa imprevista oppure per l’acquisto della prima casa così come anche per effettuare dei lavori di ristrutturazione o per l’acquisto di beni o servizi. Sono delle soluzioni di credito richieste oggi tanto dai più giovani quanto dai più anziani che hanno bisogno di liquidità sia per esigenze personali che anche per altre esigenze legate ai propri figli e ai propri nipoti. Sono sempre di più infatti i soggetti pensionati che oggi decidono di fare domanda di prestiti e finanziamenti adatti a loro.
Cessione del quinto della pensione: di cosa si tratta
La cessione del quinto della pensione è una soluzione di credito al consumo particolarmente utilizzata da coloro che hanno un cedolino pensionistico. Si tratta in buona sostanza di un prestito che prevede una trattenuta massima di un quinto della pensione mensile del soggetto beneficiario. Questo finanziamento prevede un rimborso delle rate mensili del prestito che avviene in automatico da parte dell‘istituto previdenziale, ovvero dell’ente che eroga le pensioni. Il soggetto richiedente non dovrà recarsi infatti ogni mese alla scadenza delle rate mensili presso uno sportello per poterle estinguere. La trattenuta avverrà invece in automatico direttamente dall’ente pensionistico.
L’importo che occorrerà pagare ogni mese con le rate mensili spesso può variare da una soluzione all’altra e non potrà mai andare a superare un quinto del cedolino pensionistico. L’importo di denaro che si richiede in prestito avrà naturalmente un’influenza sugli importi delle singole rate mensili e occorrerà quindi accertarsi che, tolta la rata mensile, ciò che rimane sarà superiore a quattro quinti della propria pensione (per tale motivo si chiama cessione del quinto). Di solito non vengono non sono consentiti i prestiti che fanno sì che il soggetto beneficiario resti con una quota di denaro particolarmente bassa e inferiore rispetto alla soglia minima necessaria per la sopravvivenza, oggi fissata ad euro 500 euro circa. Proprio per questo motivo i prestiti con cessione del quinto della pensione non sono accettati per coloro che hanno una pensione minima oppure che percepiscono un assegno sociale.
Quote insolute: cosa sono?
La cessione del quinto della pensione può avere delle quote insolute. Si tratta in buona sostanza di rate le cui quote non sono state registrate correttamente nella contabilità della banca o dell’istituto di credito che ci ha concesso il prestito. Queste quote vanno quindi ad aggiungersi all’importo da versare e che è rimasto residuo. Tutto questo avviene di solito nel momento in cui si estingue in anticipo il prestito con cessione del quinto, ma spesso avviene anche un prestito con delega. Le trattenute vanno così ad aggiungersi in coda agli ultimi mesi e dovranno essere versate prima di estinguere il finanziamento.
Le quote insolute di solito sono dovute a dei semplici problemi tecnici nella trasmissione degli importi e non devono mai allarmare il soggetto debitore, che invece ha provveduto al rimborso delle rate mensili in modo regolare e puntuale. Considera che le quote insolute della cessione del quinto della pensione andranno comunque versate ed è come se fossero quindi rate che paghiamo due volte. Su questo sito web puoi cercare altri dettagli in merito a queste soluzioni.